Testimonianza da Soccorritore

Una testimonianza di Filippo, formatore Band of Rescue, soccorritore professionista e coordinatore del servizio di salvataggio sui nostri litorali.
In questi anni mi è capitato di partecipare o coordinare più di una decina di rianimazioni cardiopolmonari con l’uso del defibrillatore, alcune hanno avuto buon esito, altre purtroppo non hanno avuto il risultato sperato.
Da ognuna di esse abbiamo, ed ho, imparato moltissimo su questo tipo di eventi, in particolare sulla parte più complessa della procedura che è la gestione della emotività e dei possibile traumi legati e derivati da essa.
La procedura di per sé è infatti semplice ed alla portata di tutti, ed è per questo che sono orgoglioso di esserne formatore grazie a Band of Rescue, che fra l’altro mi da la possibilità di trasmetterne le esperienze anche e non solo attraverso questo canale.
Vorrei condividere con voi l’esperienza di uno dei soccorsi più recenti, risalente ad appena una decina di giorni fa, riguardante una zona di spiaggia qualche metro più lontana da quella dove abitualmente opero.
Ricevetti la comunicazione via radio dai colleghi e sentendoli in affanno con la voce (stavano probabilmente correndo) mi misi a mia volta in movimento. Al mio arrivo, dopo aver verificato l’assenza dei segni vitali e chiamati i soccorsi avanzati, erano già state applicate ottimamente le piastre sotto l’ascella sinistra e sotto la clavicola destra, in diagonale rispetto alla posizione del cuore.
Dopo la prima analisi il defibrillatore non erogò la scarica e cominciammo con il primo ciclo di massaggio di due minuti, al termine del quale, fortunatamente fu rilevata la possibilità di dare una prima scarica, per ridare una regolarità al battito.
Dopo questa scarica avvertii subito una tonicità della muscolatura della signora e mi parve di vedere anche un lieve, anche se impercettibile, respiro.
Sinceramente, avendo già visto un po’ di volte segnali analoghi in casi analoghi, non fui particolarmente incoraggiato, ma comunque mi fece indubbiamente diventare più fiducioso.
Dopo il secondo ciclo di massaggio fu erogata un’altra scarica che invece mise in evidenza un vero e proprio ritorno dell’atto respiratorio completo.
Questo, in concomitanza con l’arrivo dei sanitari, ci e mi diede indubbiamente più speranza.
Dopo 10 giorni di attesa, siamo venuti a conoscenza della completa ripresa della signora, operante proprio come medico presso un noto ospedale della zona.
Una vita ripresa che per professione potrà contribuire a salvarne molte altre: non c’è miglior soddisfazione per un soccorritore o qualsiasi altro essere umano.
Concludo ribadendo che la formazione BLSD sul riconoscimento, massaggio, e defibrillazione precoci sono fondamentali, necessari ed essenziali nella salvaguardia della vita umana e che anche una sola vita salvata, direttamente o indirettamente, tramite le conoscenze divulgate ed imparate in questi corsi varrebbe di per sé la capillarità e la obbligatorietà della loro diffusione a tutti gli italiani.
Filippo Padovani
Docente Band of Rescue
Soccorritore acquatico
Maestro di Salvamento